Digiuno - Inedia

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...Il fenomeno viene preso in considerazione solo se la persona conserva integre le forze fisiche, psichiche, morali, spirituali insieme all'attività ordinaria della propria condizione di vita...

DIGIUNO

«Dal punto di vista della crescita spirituale cristiana, il digiuno acquista valore spirituale all'interno di un progetto di vita che prevede uno spazio all'ascesi per dominare i disordini passionali e per stimolare l'impegno concreto verso Dio e verso il prossimo. L'uomo è coinvolto nella dialettica di fiducia e di sfiducia su tutto l'essere personale: " Ogni uomo è Adamo, ogni uomo è Cristo ". Di conseguenza, la spiritualità cristiana, mentre invita ad amare se stessi inclusa la propria corporeità, insiste sulla necessità della profonda purificazione di tutto l'essere personale per potersi aprire al dono totale in Cristo. Perciò, alla luce dell'esperienza e dell'insegnamento di Cristo, il digiuno riceve, prima di tutto, il significato cristologico. E secondario, invece, il carattere ascetico del digiuno. Contrariamente alle apparenze, la spiritualità cristiana considera il mistero pasquale come coinvolgente tutto l'essere dell'uomo e non solo la sua parte spirituale, perché " la carne è il cardine della salvezza. Quando l'anima viene unita a Dio, è la carne che rende possibile questo legame. E la carne che viene battezzata perché l'anima venga mondata; la carne viene unta affinché l'anima sia consacrata” ».

INEDIA

« L'inedia equivale ad una "totale e prolungata mancanza di alimentazione".Il fenomeno viene preso in considerazione solo se la persona conserva integre le forze fisiche, psichiche, morali, spirituali insieme all'attività ordinaria della propria condizione di vita. Dalla scienza e dall'esperienza sappiamo che nessuno sopravvive a un digiuno assoluto che si protragga oltre tre mesi. L'inedia, perciò, non trova alcuna spiegazione naturale soddisfacente. Infatti, ogni attività assorbe energia che, se non viene reintegrata mediante adeguata nutrizione, produce deperimento organico, esaurimento psichico e morte. Nella vita spirituale il fenomeno dell'inedia si verifica soltanto in persone di elevata vita spirituale e si accompagna, quasi sempre, all'assenza di sonno. Ne segue che l'inedia sembrerebbe effetto di quella singolare intensa partecipazione alla vita divina che costituisce la pienezza della vita cristiana e umana che corrisponde al matrimonio spirituale. Nei "perfetti", " la parte sensitiva e inferiore è ormai così riformata, purificata e resa conforme allo spirito che non solo non pone più ostacoli a ricevere i beni spirituali, ma (...) già ne partecipa nella misura in cui è capace". Notiamo che in questo mondo, l'amore di Dio produce anche nei "perfetti" una certa consunzione che prelude la fine della vita ».

Privazione del Sonno

« Si tratta di privazione del sonno o di un riposo molto limitato, inferiore ai limiti normali di sopravvivenza. Anche qui, per la spiegazione del fenomeno, stanti le leggi naturali per cui il sonno come l'alimentazione è essenziale alla vita, occorre pensare a qualcosa di soprannaturale. Forse nella santità raggiunta dalle anime dei santi si può trovare la sufficiente spiegazione di questo fenomeno: quanto più l'anima si nutre e s'inebria di Dio, tanto meno gusta gli alimenti corporali; quanto più si concentra in Dio tanto meno rimane soggetta al sonno e alla pesantezza della carne. Questo fenomeno può essere dunque inteso come un'anticipazione delle condizioni particolarmente eccelse dei corpi glorificati, per i quali la visione beatifica sarà ad un tempo alimento e riposo ». [1]

[1] Vedi riferimenti Bibliografici