Corriere dell'Umbria 2012

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Corriere dell'Umbria

Terni 5 aprile 2012

“Quando arriva il giorno della Passione di Cristo prova una sofferenza atroce indescrivibile con sanguinamenti continui. Le sue ferite, come quelle di Gesù, si aprono ogni giovedì notte.

« Qualcuno l'ha definito il nuovo padre Pio ma Fra' Elia ha una vita e una storia ben diversa. Da quando aveva sette anni ha iniziato a vedere come il suo corpo era stato scelto per dare un segno visibile agli altri. Cinquant'anni, di origine brindisina. Dal 2000 vive in un convento a Calvi dove ha costituito una comunità religiosa e ogni fine mese riceve migliaia di persone in cerca di conforto. Fra' Ella è protagonista di fenomeni mistici e di bilocazione. A chi lo definisce un ciarlatano lui non risponde più nulla, dopo anni passati a fare visite, controlli e perizie anche in Vaticano.”

Fra' Elia Calaldo è un personaggio straordinario, quasi un mistero vivente. Convive da anni con dei segni che gli compaiono sui dorsi delle mani, sui piedi e sul costato. Per questo è definito da alcuni come il nuovo Padre Pio, da altri è ritenuto un ciarlatano, un impostore. Ha una fede incrollabile e una sofferenza che durante il periodo della Passione si acutizza e lo tormenta. Cinquant'anni, di origine pugliese, dagli inizi del 2000 vive in un convento alle porte di Calvi dove ha fondato una comunità religiosa, gli Apostoli di Dio, e ogni fine mese riceve migliaia di persone in cerca di un conforto, di un sostegno, di una preghiera. Accetta di raccontare la sua vita e lo fa con semplicità e umiltà.

I primi segni sul suo corpo quando si sono manifestati?
Avevo 7 anni, mi portarono di corsa in ospedale a Brindisi e là i medici dissero che stavo morendo, che era questione di ore. Mia madre comprò il vestitino per il funerale e ... per un bel po'di anni ogni volta avevo un vestitino nuovo. Quando arriva la Pasqua è sempre la stessa storia, lo stesso calvario. Sto male, molto male. Da piccolo mi ricoveravano sempre e i medici non davano nessuna speranza. Queste condizioni cominciavano il martedì santo fino a sabato, poi la domenica stavo già bene. Sostenevano che ero malnutrito e disidratato, e consigliavano mia madre di portarmi a casa perché non c’era più nulla da fare. Poi quando stavo meglio dicevano che era stata una grazia. Quante visite mi hanno fatto fare, quanti soldi sprecati, perfino dallo psicologo a Taranto ... ma tutti i medici sostenevano che stavo bene senza spiegare quello che mi accadeva.

Aveva pura, era spaventato da quello che le accedeva?
Paura no, solo tanto dolore, alle mani, alle gambe, al petto. I medici mi guardavano, mi visitavano e si limitavano a dire che erano delle lesioni e basta.

Poi quelle piaghe si sono aperte... quando è successo?
Ero in convento a Lovere, al santo Noviziato. Avevo 22 anni. Stavo seguendo una lezione, all'improvviso mi sono sentito svuotato e la mente libera, non ho capito nulla, ho chiamato aiuto perché perdevo sangue dappertutto. Avevo la febbre a 39 e mezzo, vomitavo di continuo, sentivo dolori tremendi. Il mio confratello fra Filippo mi disse queste testuali parole "speriamo che non siano quelle cose che penso". Gli chiesi a cosa si riferiva, ma non me lo disse lo pensavo al fuoco di sant' Antonio. Mi fece alzare la maglietta e allo specchio vidi una piaga sul costato, fui terrorizzato perché non capivo, stavo male, non l'accettavo. Pensai di confidarmi con il mio padre spirituale, io sondai e gli chiesi genericamente qualcosa in merito. Lui bruscamente mi interruppe dicendo che queste cose non accadono, che non è vero niente. Allora mi bloccai e mi chiusi in me stesso, mi rifugiai in chiesa, a piangere e a pregare. E mi chiedevo perché fosse successo a me, proprio a me. Avrei voluto scappare, fuggire lontano. Poi venne padre Sergio e mi consolò dicendomi distare tranquillo e di pregare insieme a lui. Quando stavo in crisi lo cercavo, mi sfogavo e andavo avanti.

Ha parlato di visoni, vuoi dire che è protagonista anche di fenomeni mistici tipo apparizioni?
Si, il mio angelo comunica con me, mi parla sempre, anche con gli occhi. Tutti abbiamo un angelo, quando lo sentiamo significa che vuole starci vicino, non dobbiamo aver paura.

Di che cosa parla con il suo angelo?
Di tante cose, ma lo sa solo il mio padre spirituale.

Anche la Madonna le è apparsa?
Si, durante la quaresima, mi aiuta a rimettermi in piedi e ad andare avanti.

Le ferite si riaprono solo durante il periodo pasquale?
No nella settimana santa sono più dolorose, più atroci, ma ogni giovedì notte si aprono. Ormai per me è normale, ci vivo e convivo. E ringrazio sempre il Signore perché mi dà la forza di sopportare lavorare. Il lavoro è la mia forza, è il motore per andare avanti.

L'hanno definita il nuovo Padre Pio ma in molti la criticano e sono scettici, la ritengono addirittura un ingannatore. Lei cosa risponde?
Non rispondo nulla, sono stanco di perizie, visite, controlli, esami e controesami. Sono stato anche in Vaticano, in via Monte del Gallo con don Giovanni d'Ercole, Mi hanno tenuto sotto stretta osservazione. Ogni giorno, ogni notte, ogni ora, ogni minuto venivo controllato, c'era un pass per entrare nella mia stanza. E poi mi chiedevano il perché di un profumo di rose così intenso...

I suoi rapporti con la Chiesa come sono?
Ottimi, sereni, tranquilli. Non si muove niente. Non mi fanno più la guerra perché me l'hanno già fatta. Del resto io non faccio nulla, non è mica proibito pregare, non è proibito parlare della grazia e dell'amore di Dio. Il mio vescovo mi ha detto che posso andare in giro a predicare e andare dove mi invitano. In segno di obbedienza avviso prima dove vado.

Riceve tantissima gente: cosa le chiede, quali sono le richieste più frequenti?
E' terrorizzata della morte ha bisogno di conforto, di parlare. C'è chi ha il figlio malato, chi è stato abbandonato, chi ha perso il lavoro, chi ha avuto una fattura, chi vuole farla finita ... "Sappiate ascoltare i più bisognosi" dice Dio. Io ascolto queste persone, non parlo tanto, tutt'al più un consiglio, un suggerimento, poi prego con loro e per loro. Le invito a stare serene, ad avete la speranza. E le grazie che arrivano le fa il Signore, io non faccio miracoli. Se tutti ci convertissimo alla grazia e all' amore di Dio e pregassimo per la pace nel mondo tante cose cambierebbero. Invece pensiamo alle cose terrene, ad avere denaro e potere e ci dimentichiamo che dovremo lasciate tutto per tornare alla casa del Padre. Viviamo senza capire quello che stiamo facendo, è vero che ci sono le malattie, c'è la sofferenza ma tutto fa parte della vita. Anche la morte fa parte della vita perché tutti dobbiamo morire, non siamo eterni, siamo di passaggio e questo transito lo dobbiamo vivere nell' amore di Cristo.

La morte non le fa paura?
No, sorella morte non mi fa paura. Oggi devo dare coraggio alla gente che ha bisogno, io prego e trovo conforto. Cerco di vivere nella serenità pensando che un giorno mi troverò davanti a Dio e non mi porterò nulla, neppure quest'abito.

Viene a trovarla anche gente che non erede?
Credere o non credete non fa differenza. Io dico a tutti caro fratello un domani morirai anche tu e ti troverai davanti a Dio con la tua coscienza. La preghiera per te la dirò sempre. Se la Chiesa commette degli errori a me non interessa, la Chiesa è santa e anche peccatrice perché è interpretata dagli uomini.

C'è un fatto che l'ha colpita più degli altri?
C’è ne sono tanti, tantissimi. Per elencarli occorrerebbero giorni interi. Le persone quando vengono per la prima volta sono impaurite, mi temono. Io dico sempre di non aver paura, ma di pregare.

Quali preghiere recita?
Il Padre nostro, l'Ave Maria, ma ogni preghiera va fatta con il cuore, con amore. A volte non riusciamo ad accettare i guai della vita, una malattia, una disgrazia, invece dobbiamo accettare anche il male.

E' difficile però accettate Il male, il dolore, Il lutto …
Il Signore ci dà il bene, e tutto avviene secondo la sua volontà. Il male spesso lo provoca l'uomo, le guerre ad esempio le fa l'uomo per sete di potere, se invece di combattere ci si abbracciasse, non ci sarebbero le morti, le vittime innocenti.

Fra' Elia è un uomo potente?
No, assolutamente.

Cosa dice a chi lo accusa di essere un ciarlatano, un burbero …
Sono persone che non mi conoscono, che parlano tanto per parlare. Io pregherò sempre con chi c’è l’ha con me. E rispondo: voi con me e Dio Voi.

E' vero che è protagonista di fenomeni di bilocazione ? Ce ne racconti uno ...
Si, è vero. Ogni tanto succede ma io non mi rendo conto. Una volta un bambino si era messo in bocca una sigaretta e stava soffocando. La madre mi ha visto, io gli ho aperto la bocca e gli ho tirato fuori la sigaretta. E' accaduto vicino Venezia e io invece ero qui.

Vive a Calvi, quando è arrivato e perché?
Stavo cercando un posto dove vivere e pregare, ho visto questo Convento che era un rudere, un ammasso di pietre Mi è piaciuto. Ho incontrato una persona che mi ha dato fiducia, poi la divina provvidenza si è presentata e sono cominciati i lavori. Era il 2001. Dio mi ha dato la forza, mi sono rimboccato le maniche e con un po' di volontari e persone di buona volontà siamo andati avanti, fino a trasformarlo in un vero convento. Qui abbiamo fatto la prima Erboristeria, sono appassionato di piante ma non sono un dottore, curo forse le anime, i miracoli, ripeto, li fa Dio, è lui che lavora, senza Dio l'uomo è nulla.

La sua fede ha mai vacillato?
No. mai Ogni giorno ringrazio il Signore perché lavoro, sto bene e prego.

Il suo movimento l'ha chiamato "Apostoli di Dio, pellegrini del mondo e per Il mondo". Perché?
Perché il nostro compito è andre fuori, in giro, tra la gente, a evangelizzare. Dobbiamo essere appunto apostoli e portare la parola di Dio.

Si è pentito di essere arrivato a Calvi?
Assolutamente no. Conduco una vita tranquilla, fatta di lavoro e preghiera, insieme ai mie apostoli che si sono moltiplicati e continuano a venire...

La sua opera travalica i confini Umbri e italiani. Qual è il suo progetto immediato?
Sto costruendo un ospedale a Bali dove accoglieremo e cureremo i bambini. Là ho visto una situazione terribile, lungo una strada buttano via bambini malati, nati con deformazione, o nani. Quella scena resterà per sempre scolpita nella mia mente e nel mio cuore. Quei piccoli li avrei voluti abbracciare e portarli tutti con me …

Che pensa della situazione politica, della crisi?
Della politica non mi interessa. Dai a Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare. Quando arriva la divina provvidenza chiamo i poveri e divido con loro La politica non mi ha mai portato un pezzo di pane; una cassa di frutta.

Durante la Passione che succede?
Una sofferenza atroce, indescrivibile. Sono costretto a letto, mi cambiano le bende sotto la testa e perdo sangue. Ma accetto tutto, le mie sofferenza non sono come quelle del Signore, lui ha sofferto più di me, per tutti noi. Se vuole darmi questi segni sul mio corpo è per dire a tutti che lui è vivo e vero. Durante questi momenti non sono presente, viene il mio angelo che mi prende per mano e mi porta via. Mi trovo in un'altra dimensione, vedo l'aldilà che esiste, eccome. Vedo mia sorella, i miei parenti, stanno bene, esiste l'inferno, certo che esiste, come esiste il purgatorio, il paradiso. Come esiste Dio, l'unico giudice nostro. Lui è misericordioso, noi ci dobbiamo mettere nelle sue mani.

Un messaggio a chi stà leggendo?
Di non aver paura, di avere speranza. Vogliatevi bene e perdonate. La vita è un dono di Dio, tutto ciò che è superfluo non serve, sia fatta sempre la sua volontà e non la nostra ».

[1] Vedi riferimenti Bibliografici